Sculture in marmo realizzate interamente a mano con originale marmo di Carrara.
Respiro cosmico è una scultura astratta in marmo di Carrara. Nella scultura viene espressa l’idea di un “respiro dell’universo”, intendendo esprimere con questo pensiero una metafora nella quale l’intero universo è interconnesso e nel quale ci sono delle sottili interrelazioni tra diversi “enti”. Molto spesso per dare una spiegazione a questo concetto lo si paragona al atto del respirare. Cosi come l’aria entra nei nostri polmoni e dona la vita ad ogni cellula del nostro corpo, così possiamo pensare al respiro del universo come a qualcosa che permette la vita ad ogni “ente” o particella infinitesima di esso.
Questo concetto è comune trovarlo nelle filosofie orientali, nella cultura di molti popoli extraeuropei e nella ecosofia. Il respiro secondo le filosofie orientali - come lo Zen - è strettamente legato al concetto di vuoto. Il vuoto non è da considerarsi come un assenza o la semplice negazione, al contrario esso è un campo di piene possibilità. Molti artisti occidentali hanno cominciato ad interessarsi alla filosofia ed all’arte orientale come fonte di ispirazione ma anche come motore di un cambiamento interiore e sostanziale nelle propria opera e nella propria personalità. Si pensi all’influsso delle stampe giapponesi nella seconda metà dell’ottocento sugli artisti impressionisti. Le stampe di Hokusai e Hiroshige influirono enormemente sulla produzione artistica dell’impressionismo. Questo sentiero continua ancora oggi. Molti artisti contemporanei sono molto sensibili al pensiero orientale ed ecologico. Nel campo della scultura astratta, sicuramente artisti come Anish Kapoor e Tony Cragg rivestono un ruolo importante nella condivisione di questo concetto. Sono oltretutto artisti che ho studiato e analizzato in particolar modo. Sicuramente ci si ricorda di Anish Kapoor per la sua scultura astratta con forme interamente vuote, conseguenza evidente delle sue origini indiane e del concetto che in questa cultura ha il vuoto. Se pensiamo all’opera di Tony Cragg c’è una parte considerevole della sua produzione incentrata sul vuoto della forma che ne attesta come uno dei migliori interpreti in questo senso. Ma l’antesignano di questi due artisti e Henry Moore, Chi non ricorda le sue opere scultoree immerse nel paesaggio come esempio moderno di eccellente scultura astratta?
Ho affrontato il tema del vuoto anche in questa opera - Il vuoto iconoclasta - associando il concetto di vuoto all’iconoclastia, tema ricorrente nella storia del pensiero occidentale e nell’arte.
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Vortice lobacevskjano è una scultura astratta in marmo di Carrara. Realizzata interamente a mano si ispira alle geometrie non euclidee. Una forma semplice che può essere interpretata in vari modi. Una forma che crea un vuoto attraverso un vortice generato da una deformazione di uno spazio non euclideo. Pensata in questo modo che cosa può essere allora questa forma? il nome dell'opera prende da Lobacevskij, matematico russo che teorizzò una geometria che non seguisse i postulati di Euclide. Le geometrie euclidee sono un passo importante nelle scienze matematiche: saranno infatti un preambolo importante per la teoria della relatività di Einstein.
Sul rapporto tra vuoto e scultura astratta vorrei suggerire l'opera Respiro cosmico.
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Vuoto iconoclasta è una scultura astratta in marmo di Carrara. Una riflessione sul concetto di vuoto della cultura orientale e l'iconoclastia ovverosia la distruzione delle immagini. Un movimento può generare il vuoto ma anche cancellare qualche cosa di preesistente, in questa tensione tra creazione e distruzione si situa l'opera in oggetto. Il bianco della scultura astratta non fa che enfatizzare questo concetto. Il candore del nuovo inizio ma anche della fine ultima, un pensiero tanto semplice quanto complesso. L'opera fa parte di una ricerca sul concetto di vuoto vedi per esempio Respiro cosmico.
Questa opera fu in mostra a Rovereto(TN): “Arte senza frontiere, l'anima del mondo nella scultura”, 2008, presso il L.I.A. (Liceo internazionale arcivescovile).
© 2019 Walter Perdan